At Vance - You and I

Oggi non scrivo niente di mio, mi limito a copiare una bella canzone.

All by myself
With a tear in my eye
Trying to find
The words to explain
The sorrow that flows
In my heart, in my soul
But the river
Seems to be too deep

Time slips away
As I haze through my thoughts
But you gone and I can't turn back the time
What did you do?
Tell me
Why did you leave me

You and I
Truth or a lie
Is it all worth the tears that I cry
Tell me why
You have denied
All of my dreams are made in your hands

I thought I've seen
The truth in your eyes
But I was wrong
You made me wise
How could I be so blind
Tell me
What do you feel in your mind

La fine

Dopo un po' di tempo ormai sono arrivato al punto di non ritorno.

Tutto quello che pensavo di voler fare è fallito, in molti casi mai nemmeno cominciato ed il poco che mi è rimasto non riesco a tenerlo, non riesco a voler impegnarmi minimamente nelle cose.

Può capitare alle persone di sentirmi mentire ma difficilmente mento a me stesso perché è la cosa più stupida che si possa fare, mentire a se stessi significa aver perso completamente la propria personale dignità (non quella che si espone al pubblico che è solo una cosa apparente e mai reale).

Chi mi considera intelligente è nel torto, chi mi conosce bene sa che non lo sono. Saper parlare un minimo e fare dei semplici ragionamenti non significa mica avere un buon quoziente intellettivo! Dovrebbe essere la base di ogni persona (e non voglio cercare paragoni con chi è peggio di me, non è questo su cui bisognerebbe basare la propria autovalutazione). Lo sapete che molti matematici del passato erano persone svogliate? cosi svogliate che per non fare troppi calcoli cercavano di inventare e dimostrare dei teoremi per semplificarli. Ecco io non sono come loro. Non sono intelligente e tanto meno voglioso di impegnarmi.

La cosa stronza è che non sono un programma per personal computer, non posso disinstallarmi e rimuovere anche la configurazione e reinstallarmi. Non posso nemmeno porre una fine forzata dell'esistenza, sarebbe un gesto assolutamente ignobile nei confronti delle persone che la possibilità di vivere in una condizione minimamente umana non la possiedono e forse mai l'avranno.

Alla fine di questo minimale discorso mi rimane una sola possibilità a quanto pare cioè vivere passivamente. Non ho la forza per essere attivo, per pormi obbiettivi che mai realizzerò o per fingere che la vita sia fantastica.

Una volta parlare con le persone e magari sentire parole di conforto mi faceva stare meglio. In realtà alla fine sono solo delle scappatoie temporanee ad un problema che a breve si ripresenta.

Vivere passivamente non è comunque il massimo. Significa elemosinare (o per meglio dire prende ciò che viene fornito), significa far passare il tempo nell' apatia (senza fare niente di specifico), significa praticamente vivere al minimo. Facendo un'analogia con i problemi di tutti i giorni pensate ad un cellulare che si blocca e non riuscite a spegnerlo con il tasto d'accensione, vi ritrovate a poter fare solo due cose: staccate la batteria oppure la si lascia scaricare.

Siccome non posso spegnermi lascerò che la vita si esaurisca fino a quando non finirà.

Have a Nice Life.

Tutto falso.

È tutto falso, chiaramente falso. Lo so benissimo ma non posso farne a meno. Come potrei quando ogni cosa di questo mondo si è impostata in questo modo?

Domanda stupida e pietosa perché si può ma il problema sta dentro me.

É assurdo. Pensavo di essere diverso invece non è cosi. Da enorme stupido mi auto-illudo che la falsità non sia tale quando è assolutamente cosi, ogni gesto, ogni azione me lo fa capire.

Ed io rifiuto la verità.

La fine di un angelo.

Non è detto che se si è circondati dalle persone non si soffre la solitudine, non è detto che quando si vede una persona sorridere essa lo stia facendo sinceramente.

Essere abituati al dolore, tollerare la solitudine e lentamente scivolare verso il nulla.

Anche un angelo quando perde le ali può diventare un demone.